Il sistema murario
Il Torrione della Battaglia risale alla metà del XVI secolo ed è inserito nella cinta muraria costruita probabilmente quando, dopo l’invasione e il saccheggio dei pirati di Dulcigno, nel 1525, le vecchie mura furono rafforzate da una nuova cinta fortificata.
Secondo la tradizione anche il padre di papa Sisto V collaborò alla costruzione del torrione, che forse deve il suo nome dal fatto che era presidiato da un battaglione di militari (detto nel Cinquecento anche “battaglia”).
Le nuove mura erano accessibili da tre porte: Porta Marina a est, Porta Castello a ovest, entrambe ancora visibili, e Porta Maggiore a sud, di cui sono state rinvenute le fondamenta negli ultimi anni durante dei lavori di riqualificazione dell’ingresso del vecchio incasato.
Oggi queste fondamenta sono visibili e inserite in un piccolo spazio verde a testimoniare le radici del borgo di Grottammare.
Le mura si conservano per alcuni tratti a est e a sud-est.
Più a nord è situata una torre a pianta quadrata impostata su un basamento a scarpa, priva di strutture di collegamento con le mura urbiche e realizzata probabilmente tra XV e XVI secolo, secondo quanto suggerisce la tipologia del paramento murario. All’interno presenta due vasche comunicanti con acqua sorgiva.
Il Torrione della Battaglia era collocato in corrispondenza dell’antico porto, oggi insabbiato, per rispondere meglio alle aggressioni e a difesa di Porta Marina.
La sommità del colle presenta ancora i resti della fortificazione precedente a quella cui è annesso il torrione.
Il sistema murario più antico può essere datato al IX-X secolo, con strutture murarie del XII-XIII secolo probabilmente dovute al restauro concesso dal Cardinale Ranieri nel 1248.