BAGNO DELLA REGINA
Il tesoro archeologico del Bagno della Regina, che si trova a circa 750m dalla Chiesa di San Martino, è una vasca circolare in opus caementicium di epoca romana. Ha un diametro di 12 metri ed è profonda circa 3 metri. La struttura è spessa 50 centimetri, con un impasto più rozzo rispetto ai ruderi posti di fronte alla Chiesa di San Martino. La cisterna era parte di un sistema idrico che iniziava dalle sorgenti del fosso San Biagio, sul colle a nord, e terminava nell’area dove sorgeva un antico tempio, appunto l’attuale chiesa di San Martino.
Secondo una testimonianza del 1910 dell’archeologo Innocenzo dall’Osso, attraverso uno dei cunicoli in muratura che partivano dal tempio, l’acqua scorreva fino a una grande vasca in muratura detta “Bagno della Regina”, la quale, a quanto pare, svolgeva anche funzioni rituali.
L’area, di proprietà di un privato, è stata recuperata nel 2017 grazie al supporto di un gruppo di volontariato locale, Voler bene a Grottammare, e oggi ospita nel periodo estivo alcune manifestazioni atte alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città.
FONTANA DEL LATTE
A pochi passi dalla Chiesa di San Martino, nel 2018 è stata recuperata una fontana storica della città, la Fontana del Latte, già attestata in documenti del XV secolo. Parte di un complesso storico di origine picena, la Fonte è legata al rito della Madonna del Latte. Alcune testimonianze antiche sottolineano il legame del culto della dea Cupra, molto diffuso nel territorio, con la liturgia dell’acqua, elemento di vita, purezza e rigenerazione: di conseguenza appare verosimile l’ipotesi che l’attuale fonte abbia origini ancora più antiche di quelle medioevali attestate.
Secondo la tradizione popolare, nei secoli scorsi le partorienti e le puerpere si recavano a questa fonte, considerata miracolosa, per invocare un parto felice e abbondanza di latte, da cui ha origine il nome della fontana.